venerdì 6 luglio 2012

IO E IL MIO DOPPIO DIGITALE

Che significa avere un'identità? essere «se stessi»?
E di fatto possiamo definirci persone con un'identità definita e unica di cui, soprattutto, si è consapevoli?
Uno dei temi ricorrenti della letteratura e della riflessione filosofica è stato quello del doppio.
L'idea cioè che di ognuno di noi possa esistere un sosia. 
Questo pensiero risale al tempo del sacro, alla convinzione che la nostra realtà, quella materiale  avesse un suo analogo nella dimensione sovrannaturale.
E se alla realtà profana abitata dagli uomini ne corrispondeva un'altra analoga, allora lì doveva esserci qualcuno consimile per ognuno di noi.
Da qui la paura ancestrale per il proprio -immaginato- doppio.
Il romanzo di Pecchinenda, sociologi e preside della facoltà di sociologia di Napoli, riprende questa idea  e la ripropone in una lettura che è un po' saggio e un po' racconto thriller. 
Riportando la questione di chi siamo noi e in quanti modi possiamo esprimere il nostro sè nel campo del social network e Facebook.
Un romanzo esistenziale che colpisce per gli interrogativi che suscita su come sia complesso definire chi siamo.

[articolo tratto da  Vita&Salute Luglio-Agosto 2012]

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